Un Rea perfetto torna in Europa a bottino pieno
Doppietta per il nordirlandese, primo podio in stagione per Sykes.
Jonathan Rea (Kawasaki Racing Team) ha dominato in lungo e in largo il primo weekend thailandese della storia WorldSBK, chiudendo da vincitore assoluto la domenica di gare al Chang International Circuit. Il pilota britannico, partito dalla pole, ha preso il largo in entrambe le gare, portando a 18 il numero di vittorie in carriera ed arrivando a ben 95 punti in classifica dopo quattro gare, dieci in più di Leon Haslam (Aprilia Racing Team – Red Devils).
Primo podio della stagione per Tom Sykes, abile a tener dietro un arrembante Jordi Torres (Aprilia Racing Team – Red Devils) per il terzo posto, grazie ad impeccabili staccate e nonostante un passo di gara non ai livelli a cui il centauro di Huddersfield ha abituato negli ultimi anni.
Jonathan Rea: “Per me il weekend è stato perfetto, vista la pole e le due vittorie, non avremmo potuto chiedere di meglio. La moto si può sempre migliorare ma già da inizio weekend la Ninja ZX-10R era ad un ottimo livello, il passo era buono e per questo motivo non c’era bisogno di fare cambiamenti, anche perché ci sarebbe stato il rischio di perdersi. Il set-up di base per ora è buono e mi dà la fiducia necessaria per capire la moto e testarne i limiti. Non sono riuscito ad ottenere tante doppiette in carriera fino ad ora ed è per questo che mi voglio godere il momento, rifletterò sul round da domani e cercherò di divertirmi nei prossimi giorni”.
Tom Sykes: “Visto il primo podio in stagione, è chiaro che stiamo andando nella giusta direzione, un passo alla volta. Il risultato non è stato male, considerato il feeling che avevo con la moto. Non riesco a guidarla esattamente come vorrei e quando è così, non riesco a replicare agli avversari che mi stanno davanti. Abbiamo provato di tutto e alla fine la terza posizione non era male. Ho avuto un piccolo contatto durante il primo giro, dopo il quale ho avuto dei problemi in entrata di curva. Continueremo a lavorare per migliorare la moto”.